Si è svolta il 14 Dicembre scorso, nella Cattedrale di Monreale, la consegna dei diplomi e degli attestati 2021-2022 della Scuola Teologica di Base. La cerimonia di consegna è avvenuta al termine di una celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Gualtiero Isacchi che ha avuto così l’occasione di incontrare per la prima volta i partecipanti ai corsi. Tra gli studenti dello scorso anno, 22 hanno conseguito il diploma del triennio base, 14 hanno concluso l’approfondimento biblico triennale sul Nuovo Testamento, 40 circa hanno portato a termine il corso annuale su evangelizzazione, pastorale e catechesi, sperimentato per la prima volta nel 2021-2022. É sempre un momento di gioia per tutti giungere alla fine di un percorso che richiede ai corsisti impegno e perseveranza, poiché devono spesso conciliare la frequenza e lo studio con la vita familiare, gli impegni lavorativi e il servizio ecclesiale, dal momento che molti di loro sono attivamente impegnati  nelle comunità parrocchiali di appartenenza. Al termine vi è però la consapevolezza di aver fatto un cammino di crescita ed anche una bella esperienza di fraternità, per il clima di amicizia che si crea con i compagni di corso ed anche con i docenti, laici e sacerdoti, che generosamente offrono il loro tempo e le loro competenze nelle diverse sedi della scuola. Ciò è testimoniato dai commenti quasi sempre positivi raccolti nei questionari di gradimento che vengono proposti al termine di ogni anno e che sono uno stimolo, per l’equipe STB, a migliorare ulteriormente questo servizio.  Anche quest’anno, il numero delle iscrizioni (poco più di 200) riconferma l’interesse intorno alla scuola che, speriamo, possa essere sempre meglio conosciuta e valorizzata come opportunità formativa da parte di chi desidera un approfondimento teologico dei contenuti della fede ma, per età, grado di istruzione, condizioni di lavoro o di vita, non può intraprendere un corso universitario. Ci auguriamo che il desiderio di una fede teologicamente fondata possa coinvolgere tanti, perché è sempre più necessario che nelle nostre comunità parrocchiali ci siano laici maturi che desiderano impegnarsi nelle sfide che l’evangelizzazione e la testimonianza cristiana oggi comportano.

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